Piazza Maggiore a Bologna è la piazza principale della città e su di essa si affacciano i più importanti edifici medievali. Il primo ad essere eretto fu Palazzo del Podestà, così chiamato perché sede del podestà e dei suoi funzionari, dove venivano perciò svolte le funzioni pubbliche. Non troppi anni dopo, venne ad aggiungersi anche il Palazzo Re Enzo, come ampliamento degli edifici comunali del Palazzo del Podestà.
Ad ovest si trova il Palazzo Comunale, che attualmente è sede del Comune di Bologna, e nel quale sono ospitate le Collezioni Comunali d’Arte e anche il Museo Morandi.
A sud, si eleva la Basilica di San Petronio, la cui facciata gotica fu iniziata sul finire del Trecento e mai portata a termine.
Piazza Maggiore a Bologna è anche chiusa ad est da Palazzo dei Bianchi, risalente al XV-XVI secolo, e fra gli altri edifici che circondano la piazza può essere annoverato anche il Palazzo dei Notai.
Piazza Maggiore a Bologna iniziò a svilupparsi nel corso del 1200, come spiazzo per il mercato. Nel XV secolo, poi, assunse l’aspetto attuale, e nel 1860 fu intitolata a Vittorio Emanuele II. Solo nel 1945 assunse il nome che conosciamo oggi.
La parte centrale di Piazza Maggiore a Bologna, costruita nel 1934, è costituita da una piattaforma aperta unicamente ai pedoni e soprannominata il crescentone. Il 21 aprile 1945, un carrarmato americano provocò dei danni permanenti alla piazza, ma, ritenuti anche quelli un importante pezzo di storia, non furono mai restaurati.